Ciclista relativista


Per lui non solo tutto è relativo, ma, nella scala della conoscenza, l'assoluto è assolutamente effimero, incompleto, ordinario e privo di futuro!Questo è il ciclista relativista, che percorre le sue strade convinto d'avere sempre ed assolutamente ragione!

Grande osservatore di fenomeni stradali e cittadini, il ciclista in questione, non ammette verità assolute perché assolutamente persuaso che non esistano principi immutabili in sede morale, dunque in mezzo ad una strada, secondo i canoni di questo scienziato della mobilità, tutto è relativo, persino lui medesimo, al punto da mettere in dubbio anche la sua presenza e ogni tanto, purtroppo, essendo la presenza indispensabile all'esistenza, va incontro a guai seri, che in sede sanitaria si chiamerebbero fratture!

Dalla  teoria della relatività all'hobby dell'insoluto la strada è breve, anzi, se quella strada avesse delle strane luci, che d'abitudine squarciano il cielo, potrebbe essere un lampo, e lui lo sa! 

Assolutamente sicuro delle proprie idee, il ciclista relativista, è molto propenso a lasciar correre, soprattutto a lasciar correre la sua bicicletta in ogni tipo di ambiente e con qualsiasi tipo di difficoltà! Marciapiedi, binari, passi carrai e sensi unici sono handicap che assolutamente non possono entrare in gioco con le sue regole sulla circolazione che, viste dalla sella della sua bicicletta sono molto semplici e sintetiche: se tutto è relativo è assolutamente evidente che, "chi vuol esser lieto, sia: del doman non v'è certezza!" Assolutamente mai!

Chissà se Lorenzo de' Medici sarebbe d'accordo con lui! 


 silhouette di Roberto Sironi - acrilico su cartoncino





Licenza Creative Commons

Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.

L'abito e il costume


Il costume che si fa abito è un classico della vita! Non invecchia mai, non passa mai di moda e mentre noi distrattamente lo portiamo proprio sulla nostra pelle, lui danza tutta un'altra musica, come fosse un'orchestra fuori tempo, fuori luogo...
Il costume che si fa abito è la nostra migliore difesa e in quel suo ritmo d'altri tempi ci rammenta ogni attimo che siamo lì per caso, indolenti, irriconoscenti, eternamente nudi davanti alla vita!
Il costume che si fa abito è la sola via d'uscita che abbiamo per non essere mai riconosciuti... veramente!

silhouette di Roberto Sironi - acrilico su cartoncino


Licenza Creative Commons

Ciclista edonista

Il ciclista edonista fa della ricerca del piacere il proprio indirizzo di vita, dunque per lui il sommo godimento pedalatorio non è certamente la fatica, la distanza o il cronometraggio delle proprie performances, ma un'esagerata ed enfatizzata attenzione alla delizia, alla gioia, alla goduria voluttuosa per una pedalata fuori dal tempo, ambiziosamente aristocratica ed esteticamente glamour, di una bellezza seducente e anche un po' sportiva... quel quanto basta!

Personaggio informato, colto, istruito, al corrente delle nuove mode come degli antichi costumi, il ciclista edonista evita accuratamente il traffico e il caos da ingorgo metropolitano, preferendo passeggiate chic, preferibilmente in compagnia di ciclisti o presunti tali che abbiano almeno un corretto stile  di vita, una bicicletta di livello ed un abbigliamento consono per l'occasione!

Di aspetto gradevole e curato, questo snob su due ruote è certamente una persona raffinata, di buon gusto, elegante, fine, ricercato e in quanto tale lo si può considerare un aristocratico della strada, in qualche occasione un po' altezzoso e superbo, ma sempre disposto e disponibile alla gentilezza con il suo prossimo, automobilisti e pedoni compresi, tanto da generare una strana e inconsueta simpatia che si riflette negli sguardi dei suoi interlocutori!

Il ciclista edonista è un ciclista per diletto e non certamente per passione, sentimento troppo forte e viscerale per lui che si considera una persona che ha fatto della delicatezza e della discrezione il proprio cavallo di battaglia, come la sua bicicletta, leggera, fragile, sensibile, dall'aspetto grazioso ed eternamente pulita e pronta all'uso!

Il veicolo di questo pedalatore da défilé estivo è senza dubbio un veicolo con spiccate parentele meccaniche da fine ottocento ed ogni ingranaggio che lo compone è di assoluta e certificata garanzia... Lui non potrebbe mai sopportare di essere sorpreso in un angolo di strada, sudato, sotto un sole cocente,  intento ad aggiustare il benché minimo guasto, sporcandosi quelle sue mani bianche e ben curate appena uscite dalla boutique di una manicure, il polsino della sua camicia o il pantalone di gabardine appena stirato: sarebbe veramente un insulto al piacere di essere un impareggiabile ed ineguagliabile edonista su due ruote! 



silhouette di Roberto Sironi - acrilico su cartoncino









Gothic


In un grigiore da temporale gotico gli amanti sfidano la pioggia e un orizzonte senza fine! 
In quegli impermeabili bagnati di sensazioni e vecchie gocce di gelosia, si abbracciano come fossero anime in pena in balia dell'eternità!
Dentro quegli impermeabili si raccontano storie proibite! 
Nel segreto di quelle pieghe, umide di baci e di languide carezze, gli amanti sfidano la sorte, irridono la morte...
In quegli impermeabili si celano altre vite occupate a rincorrere un piacere che nessuno ha mai avuto occasione di vedere così da vicino da poterlo toccare!
In un grigiore da temporale gotico gli amanti sfidano la vita e un orizzonte senza fine! 
In quegli impermeabili bagnati di sudore e vecchie promesse mai mantenute, si abbracciano come fossero anime in pena in balia della fine!

"Gothic"  opera di Roberto Sironi  - acrilico su tavola di legno.


www.robertosironi.com



Licenza Creative Commons

Ciclista retorico


Il ciclista retorico non è quello che si può dire un pedalatore che ha fatto della propria pedalata un movimento lapidario, conciso e preciso, un movimento che ha come meta finale una sintesi accurata, una fusione di potenza ed estro capace di entrare in sintonia con le arti pedalatorie!
Il nostro enfatico ciclista si muove con grande circospezione, cautela e prudenza su ogni tipo di strada e di sentiero, preferendo un'ampollosa accortezza ad una sconsiderata e simpatica imprudenza e nei suoi pomposi spostamenti non perde mai l'occasione di ribadire il suo totale disaccordo sul mondo della viabilità e sull'attualità del medesimo con le sue infinite oratorie e le ridondanti ed ovvie proteste da politico dilettante!
Alcune volte lo si può sorprendere a parlare in solitudine mentre tutt'intorno un groviglio di traffico e di urla impregnano l'aria di polveri sottili e voci grosse e niente  e nessuno potrebbe distoglierlo da quell'arte del dire e del non dire propria di un grande parlatore!
Il ciclista retorico, in posizione di riposo, ama sostare in un luogo comune e preferisce passeggiare con la sua bicicletta in un'armonia imitativa, evitando accuratamente le scorciatoie, vagando tra le proprie parole alla ricerca di un filo conduttore che lo porti alla meta tanto agognata...
Lui, fine esegeta e abile commentatore delle cose, non si lascia mai sfuggire l'occasione più ambita per un pedalatore della sua casta e cioè quella di seguire quella regola mai scritta che afferma che la prolissità non è solo un noioso ed inutile prolungamento temporale, ma qualche volta può essere una lunga e  benefica chiacchierata in bicicletta tra sé e sé!



silhouette di Roberto Sironi - acrilico su cartoncino





Licenza Creative Commons

Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.